Settimane Sociali - Appuntamenti - Appuntamenti - Archivio - 2015 - Marzo - Vivere, comunicare, condividere nell'era digitale
Vivere, comunicare, condividere nell'era digitale
Piacenza, 9 marzo 2015 – ore 21
"Mani, occhi, cuore nell’era digitale" è il tema della Settimana Sociale 2015 della diocesi di Piacenza-Bobbio, che (dopo un primo appuntamento il 12 febbraio con don Cristiano Mauri dell’arcidiocesi di Milano dal titolo "Un prete sul web") vedrà lunedì 9 marzo alle 21 presso il Centro il Samaritano - Via Giordani - una conferenza di Chiara Giaccardi, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore, su “Vivere, comunicare, condividere nell’era digitale”.
La Settimana Sociale si colloca all’interno della terza tappa del cammino diocesano “Scacciate i demòni, ungete i malati” e nel cammino di preparazione al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale che si terrà a Firenze nel prossimo mese di novembre. La Traccia di preparazione verso Firenze c’indica chiaramente la strada: vivere i luoghi della quotidianità, luoghi oggi spesso diventati frontiere che possono essere anche soglie, luoghi d’incontro e dialogo, senza i quali rischiano di trasformarsi in periferie da cui si fugge. In questo modo gli ambienti quotidianamente abitati, come la famiglia, l’educazione, la scuola, il creato, la città, il lavoro, i poveri e gli emarginati, l’universo digitale e la rete, sono diventati quelle “periferie esistenziali” che s’impongono all’attenzione della Chiesa italiana quale priorità in cui operare il discernimento.
La Settimana Sociale si colloca all’interno della terza tappa del cammino diocesano “Scacciate i demòni, ungete i malati” e nel cammino di preparazione al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale che si terrà a Firenze nel prossimo mese di novembre. La Traccia di preparazione verso Firenze c’indica chiaramente la strada: vivere i luoghi della quotidianità, luoghi oggi spesso diventati frontiere che possono essere anche soglie, luoghi d’incontro e dialogo, senza i quali rischiano di trasformarsi in periferie da cui si fugge. In questo modo gli ambienti quotidianamente abitati, come la famiglia, l’educazione, la scuola, il creato, la città, il lavoro, i poveri e gli emarginati, l’universo digitale e la rete, sono diventati quelle “periferie esistenziali” che s’impongono all’attenzione della Chiesa italiana quale priorità in cui operare il discernimento.