Settimane Sociali (Pisa 2007) - In evidenza - Relazioni - D'Agostino Francesco  
Domenica 28 Aprile 2024
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D'Agostino Francesco    versione testuale
Relazione


1. Alla capillare diffusione del termine bioetica (ancora oggi utilizzato per lo più come sinonimo di etica medica), non sembra corrispondere un¿altrettanto capillare diffusione del termine biopo-litica (se non all¿interno della comunità scientifica dei bioeticisti -tutto sommato ristretta). Chi lo utilizza, lo fa in generale per riferirsi alle ricadute normativo-ordinamentali delle questioni bioetiche: contesto, questo, al quale meglio si adatta forse il termine biodiritto (anch¿esso, peral-tro, di uso in genere limitato).
In questa prospettiva, la bioetica sarebbe il prius, la biopolitica (o il biodiritto) il posterius: si ritiene che una volta elaborate adeguate convergenze ideali (o ideo-logiche) su specifiche questioni, grazie ad approfonditi dibattiti bioetici (eventualmente deman-dati ad appositi Comitati) e all¿uso di opportune metodologie, si dovrebbe lasciare il posto alla loro traduzione biopolitica, secondo le normali dialettiche che della politica sono proprie: dibat-titi nella società civile, confronti parlamentari, redazione e eventuale approvazione di proposte legislative, ulteriori verifiche in merito alla loro costituzionalità, (eventuali) appelli referendari.
Da parte di molti si aggiunge (con ragionevolezza) che comunque in un¿epoca di vorticoso pro-gresso scientifico come la nostra, nessuna definizione biopolitica e biogiuridica di questioni bioetiche dovrebbe essere considerata acquisita se non per periodi brevi o addirittura brevissimi: la costante e periodica rimessa in discussione del biodiritto dovrebbe essere addirittura normati-vamente prevista (come ad es. avviene in Francia, oltre che in altri paesi).
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