Settimane Sociali (Pisa 2007) - Notizie - Mons. Plotti: "Nessuno può negare il contributo dei cattolici alla promozione del bene comune" 
Lunedì 13 Maggio 2024
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Mons. Plotti: "Nessuno può negare il contributo dei cattolici alla promozione del bene comune"   versione testuale
19 ottobre 2007

Il bene comune oggi. Senza entrare nel merito dei diversi temi che daranno concretizzazione e specificità al tema generale, perché non mi compete, vorrei dare però qui testimonianza di come questo problema del bene comune lo stiamo vivendo nel nostro territorio. Stiamo da tempo impegnandoci, in una leale e fattiva collaborazione tra Chiesa e Istituzioni civili e politiche, nella continua ricerca delle condizioni migliori per realizzare sempre di più un contesto di libertà e di giustizia, che si traduca in scelte condivise per una migliore qualità della vita comunitaria, soprattutto a favore dei più deboli.
Mi piace, qui oggi, dare testimonianza di come l¿Università degli studi di Pisa “La Sapienza, la Scuola Normale superiore, la Scuola superiore di studi e perfezionamento S. Anna, La Provincia, i Sindaci dei Comuni della nostra Arcidiocesi, le Istituzioni culturali, sanitarie, assistenziali, ricreative, sono i normali interlocutori della nostra Chiesa pisana,  che vuole essere sempre più fermento e ispirazione per la ricerca e la realizzazione di un bene che sia veramente comune, partecipato condiviso.
E¿ un impegno faticoso, perché proveniamo da contesti culturali diversificati e a volte divergenti, siamo credenti e non credenti, ma crediamo nel dialogo sereno e costruttivo, in una sostanziale convergenza su certi valori essenziali, che mirano a fare della persona la vera fonte e l¿unico obiettivo del bene comune. Ecco perché, tutti guardiamo alla Settimana Sociale che qui si celebra, come una occasione preziosa di crescita e di maggiore sensibilizzazione sociale.
Nessuno può negare che il contributo dei cattolici alla promozione del bene comune parte da molto lontano; da quel Vangelo dell¿Amore che ha fatto di Gesù Cristo l¿unico bene per l¿umanità e che deve diventare patrimonio comune di tutti gli uomini di buona volontà che si stanno impegnando e faticano per costruire una società di cittadini degni di questo nome e di questa vocazione. Certo è importante per il mondo che esso riconosca la Chiesa quale realtà sociale della storia e suo fermento, ma è altrettanto importante che la Chiesa non ignori quanto abbia ricevuto e riceva dalla storia e dallo sviluppo umano.