Settimane Sociali (Pisa 2007) - Notizie - Bruni: "Il giorno della reciprocità e della comunione, anche in economia, è appena incominciato" 
Domenica 12 Maggio 2024
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Bruni: "Il giorno della reciprocità e della comunione, anche in economia, è appena incominciato"   versione testuale
19 ottobre 2007

“Sono convinto che oggi sia necessario, anche per la grande questione ambientale, rivalorizzare la parola evangelica della “povertà”. Poiché se è vero che la povertà è una piaga terribile quando non è scelte ed è subita, è anche vero che la povertà è una parola del vangelo, che ha ispirato e ispira l¿azione dei cristiani e della chiesa fin dall¿inizio.
Se sradicassimo tutte le povertà, l¿umanità si ritroverebbe davvero molto misera!”. E¿ quanto affermato da Luigino Bruni, Associato di Economia Politica all¿Università degli studi Milano-Bicocca. “I cristiani hanno sempre curato le povertà in mille modi, ma una nota è comune a tutte le esperienze di successo: saper riscoprire il valore della povertà evangelica, e partire da questa per curare le povertà disumane degli altri. I francescani, ad esempio, liberavano tanti dalla povertà non scelta (pensiamo, ad esempio, all¿invenzione dei Monti Pietà come “cura dell¿usura”) scegliendo liberamente la povertà per amore (Bruni e Zamagni 2004) ¿ ha proseguito -. Come loro tanti hanno testimoniato e testimoniano che l¿unico modo serio e sostenibile per curare le mille forme di povertà richiede un cambiamento di vita in tutti, in chi ha più ricchezza e in chi ne ha meno o è indigente. Non si aiutano i poveri del mondo con le briciole della tavola dei ricchi epuloni, ma con la comunione dei beni e con un cambiamento serio di stili di vita”.
Per questa ragione la principale proposta economica che la Chiesa dai tempi della primitiva comunità di Gerusalemme ad oggi fa a se stessa e all¿umanità è quella della comunione, compresa la comunione dei beni, anche in economia, anche nell¿economia globalizzata di oggi. “Riporre la comunione al centro dell¿azione economica significa allora negare la modernità, la globalizzazione, lo sviluppo e l¿economia di mercato, e proporre comunità protette dai mercati e dai prezzi? ¿ ha aggiunto Bruni -.
Non credo, e tante esperienza di economia sociale e civile di oggi dicono proprio che è possibile essere nel mercato ma cambiarlo da di dentro con la reciprocità, la comunione, e la gratuità. Il Cristianesimo vive ancora il tempo dell¿aurora: non si tratta di rivolgere lo sguardo indietro con nostalgia in ricerca della communitas antica. Il giorno della reciprocità e della comunione, anche in economia, può essere appena incominciato”.